La maschera

Ogni tanto mi rendo conto che, specie nei periodi di burnout, quando sono stanco al limite della sopportazione, faccio sempre più riferimento, e quindi utilizzo in maniera maggiore, maschere di rappresentanza, che, in realtà, col mio essere non c'entrano più di tanto. Talora son difese, talora sono necessità di studio, talora mi servono come cuticola per assumere il menefreghismo fisiologico che mi occorre per rimanere in equilibrio sulla follia che la nostra esistenza propone e fornisce.
Non sempre è piacevole...molto piú piacevole mostrarsi, a qualcuno decente, senza filtri mentali e di cuore.
Non sempre si riesce, purtroppo ed, ancora meno, quando si ha successo, si può aver soddisfazione dalla cosa.
Gli occhi, poi, dalle maschere, rimangono sempre fuori.
In pluralis maiestatis.

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