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Il Prof manda a monte la Sanità (e il centrosinistra rimane a guardare)

Il Prof manda a monte la Sanità (e il centrosinistra rimane a guardare) di Ivan Cavicchi 28 dicembre 2012 Le politiche sulla sanità di Monti sono state unanimemente condannate soprattutto dai partiti di centrosinistra. Nei tagli lineari si intravede un disegno neoliberista di definanziamento del sistema pubblico, di restringimento dei suoi confini, e quindi di controriforma. Milioni di esseri umani sono stati e saranno deprivati in tutto o in parte del necessario e dell’indispensabile in milioni di modi diversi. Oggi l’insieme di questi tagli ha un significato epidemiologico analogo a quello delle grandi epidemie del passato. Alle nostre coscienze è stata posta una pesante questione morale. Nella famigerata agenda Monti sulla sanità c’è molta ambiguità, ma se si devono recuperare i danni causati delle sue politiche è necessario contrastarne il disegno implicito, quello che punta ad appaltare almeno una parte del sistema pubblico alla intermediazione finanziaria, quindi fondi, a

Le primarie...ovvero due euro per farsi opprimere...

Riporto un post letto in rete e col quale sono in assoluto accordo... "E diranno che è stata una bella pagina di democrazia quella odierna. A me invece sembra il solito, incredibile, e non più tollerabile rincoglionimento collettivo. Popolo senza memoria, senza rimedio. Preso per il c..o per vent'anni (come minimo) dall'alternarsi al potere di B. e di una sinistra (sinistra?) collusa, fantoccia e immonda. Che ha svenduto la Telecom, le frequenze pubbliche, la rete autostradale, ha costruito inceneritori (=tumori), buca montagne (TAV) in nome di un fantomatico progresso (quale??), firma la condanna al precariato di milioni di ragazzi (legge Biagi), concede agli evasori il rientro dei capitali all'estero in ANONIMATO con lo scudo del 5% (vergogna!!!), appoggia il NUCLEARE, la privatizzazione dell'acqua e dei servizi pubblici (multiutility), cede ENORMI fette di sovranità nazionale all'Unione Europea senza interpellare i cittadini (fondo salva stati). Ha messo l

Quanto tempo é passato...

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Ieri sera ci siamo rivisti. Dopo tanti, tanti anni. Tutti cambiati ed, in fondo, tutti ancora uguali, coi pregi ed i difetti, con le battute argute, gli argomenti da bar e riflessioni profonde sul senso del tempo e della vita.... E' bello ogni tanto fare il punto delle cose. Ancora più bello farlo con amici di vecchia data. Ma, per chi c'era, ancora più bello sentir sgommare un amico per fare incazzare quattro tamarri strafatti davanti al Tenconi. Non ha prezzo. 

7 novembre

La moto ti sarebbe piaciuta molto, anche se per i tuoi gusti l'avresti trovata lenta...mi manchi cuggio. ..ma so che ci sei...

Martin Luther King

La salvezza dell'uomo è nelle mani dei disadattati creativi.

Passa Lu Mari

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Oilì Oilà, si mi vo' beni  passa lu mari e venimi a cercari  venimi a cercari pe' mari e pe' terra,  duvi la genti non passanu mai...  Sugnu partitu 'nta na notti scura  n'anedu d'oru 'nta mari jettai  ohi mala sorti, desertu di ventu  'nta lu me cori paura e turmentu  vaju a trovari 'na terra luntana  ma 'nta lu cori mi portu a vui  a vui chi siti a luci 'i chisti occhji  chi notti e jornu vidinu a vui...  Oilì Oilà, si mi vo' beni  passa lu mari e venimi a cercari  venimi a cercari pe' mari e pe' terra,  duvi la genti non passanu mai...  Sugnu sbarcatu tra Riace e Caulonia  terra del sud, della lira che sona  'na tarantella a Piazza Mesi,  cu' Santu Lariu nu palestinesi  cu' l'iracheni e nigeriani,  allu Spiruni 'ndi stringimu li mani  nesci lu suli e ancora ballamu,  scind'u suli e no 'ndi stancamu  a tarantella e no 'ndi stancamu  Oilì Oilà, si mi vo' beni  passa lu mari e venimi a cercari

Mulinarella Mia

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Venni 'mu cantu a 'stu palazzu d'oru cchjù non mi servi lu passari avanti 'nc'è na figghjola chi spandi tesoru ogni capillu porta 'nu diamanti. Mulinarella mia, mulinarella, mulinarella mia, quantu si bella! Giuvani chi pi' amuri jiti arranti arretu a li me' porti non veniti ca non su' donna simili e custanti pe' cunsentiri a li vostri partiti. Mulinarella mia, mulinarella, mulinarella mia, quantu si bella! Oh, Gesù, donna, comu vi faciti e tantu rigorusa e violenti forzi li peni mei non li sapiti cuntra di li me' guai peni e turmenti. Mulinarella mia, mulinarella, mulinarella mia, quantu si bella! Trasi, giovani meu e trasi radenti, no' mu si vistu di li mei vicini c'hannu la lingua comu li serpenti tagghjanu comu spati di meschinu. Mulinarella mia, mulinarella, mulinarella mia, quantu si bella! Lu carru a la salita si tratteni e a la pendina grande furia pigghja, ca cu' non cerni la farina bona lu pani si lu mangia di canigghj

B.B.

Ti penso tanto cara amica mia. È stato tutto troppo terribile, troppo veloce, troppo crudele. Mi spiace da morire. Ti abbraccio.

Un giro intero

Dopo 1 anno sono qui sul dondolo in Calabria...quanta differenza però..e quanti cambiamenti....

Una splendida giornata...

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Svegliodallecinqueperilcaldoatrocenonostanteilventilatoremitrascinoallavorodoveametàmattinaunangelomiportaasorpresaunvassoiodipizzettedopodichèvadoinmensamanonhouncazzodifameambulatorioepoiviainvespapoiarrivanoiregaliecheregalidopodichèviaversoilcarropontedisestopervedereunconcertoemozionanteconoscendodueartistichetifannovenirvogliadiappenderequalsiasistrumentoalchiodomanonselamenanopernienterientropoiacasaedavantialcitofonomifermoepenso: "Guarda che luna !!" Ciò che conta é che sia stata...una bellissima giornata...o no ?!

Metal Birthday to meeeee !!!!!

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Io ricordo

Tutto.

Dedicato a chi rinasce...

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When The Pick of Destiny was released it was a bomb, And all the critics said that the D was done. The sun had set and the chapter had closed, But one thing no one thought about, Was the D would rise again. Just like the phoenix, We'll fucking rise again! That's right the phoenix, We'll rise again! 'Cause the fiery heart of a champion cannot be quelched By a failure or an embarrassment, no way, no. And the critics all agreed it was a stinky pile of chee But that does not mean that our hearts are not strong. Just like the phoenix We'll fucking rise again! That's right the phoenix, We'll rise again! Sun's shining, it's a hell of a day, Rock is back, and it's heading your way. D's here, now were putting on a show, We're sneaking up, climbing in through your window. Now we're rockin', yeah were rockin' again, Black Mamba is my personal friend. Phil Jackson is the master of zen, We'll pick you up, take you out on the wee

La parata

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C'é in corso la diatriba sulla questione festeggiare si o no la Repubblica per il 2 giugno. Detto del mio assoluto pacifismo, non vedo per quale motivo una parata militare dovrebbe rappresentare una festa popolare. Sono d'accordo sul festeggiare, ma senza sprechi....per esempio il gala del 1 giugno sera aperto a 3000 (!) fortunati in auto blu e spacco vertiginoso, che fino all'anno scorso si son tenuti a Roma. Per i terremotati ci sono sempre i rimborsi elettorali dei partiti da rendere...ah, no, impossibile....li hanno spesi prima di incassarli....le banche, a loro, li prestano sulla fiducia. A loro però, 'sti bastardi, a loro soltanto, mentre il numero di suicidi aumenta di giorno in giorno. Viva l'Italia, l'Italia é morta.

Parma caput mundi

Un piccolo inizio di speranza in questo paese. Ora per festeggiare un bel pezzo di Parmigiano Doc !!!

Ora Basta !!!!

Die! Calmo, sono un tipo tranquillo e calmo risolviamo in modo civile questa nostra piccola lite che ci fa sbuffare ora gradirei intavolare una franca discussione sui motivi che ci spingono a dissentire ti devo parlare solo due parole ho ragione, è palese che ho ragione non mi aspetto che tu lo capisca ti propongo una soluzione che vedrai ti piacerà il televisore ti faccio mangiare non serve implorare devi morire (devi morire) prima soffrire (prima soffire) verso la cassa devi finire devi morire (dentro la cassa) solo soffrire (devi finire) tanto dolore devi sentire basta! con sta roba che ascolti basta! ora è tempo di farla finita di tranciarti di netto le dita per farti capire che ora basta! apri la porta e fammi entrare non opporre resistenza che la cosa si fa grave e la vita può terminare non ti dimenare non ti voglio sporcare poi mi tocca lavare devi morire (devi morire) prima soffrire (prima soffire) verso la cassa devi finire de

Il cambiamento

Guardo i commenti politici e giornalistici in giro. Inutile, non riescono a capire che devono cambiare, altrimenti verranno spazzati via, con tutto il loro sistema del cazzo. Devono rinunciare a soldi e privilegi e tornare a fare un servizio alla collettività e basando il loro operato sui RISULTATI. Come in ogni posto di lavoro NORMALE. È solo l'inizio, è solo il primo passo...ma forse possiamo cambiarlo questo paese. Non voglio più invidiare la civiltà di altre nazioni che stanno a due ore di volo dall'Italia. Non voglio più vedere giovani con le palle sotto dover andare all'estero ad arricchire altri paesi, mentre qui rimangono trote e bagasce di quart'ordine. Da stasera spero un pochino di più.

Primo Maggio

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"L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro." Ricordiamoglielo.

I sogni, i miti

Oggi mi sono fermato un secondo a riflettere sull'inutilità della mitizzazione. Ci si rende in realtà conto che la percezione dell'importanza é, effettivamente, distorta dalle motivazioni stesse che ci portano alla creazione della figura idolatrata. Credo che la generazione del mito sia, in fondo, un tentativo di concretizzazione dei sogni che ciascuno di noi ha in se e, quindi, il processo inverso, cioè quello che riporta ad una valutazione più reale e realistica della persona (o della situazione), sia in fondo una rinuncia (o un fallimento) del sogno stesso. Credo sia ora di cercarsi nuovi sogni, credo sia ora di restituire un pochino di magia e di bel sospiro a questa vita ed a questo mondo. I miti no, oggi non ci servono più. Fanno male alla salute e, guardandoli bene, non sono mai 'sta gran cosa poi...

E' necessario demolirsi per rinascere...

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...quali malsani timori ci tengono ancorati al noioso torpore, di tante abitudini dapprima solo digerite ed infine alimentate...é necessario esorcizzare i malsani timori ci tengono ancorati al noioso torpore, di tante abitudini dapprima solo digerite ed infine alimentate...come il terrore di ritrovarsi senza comodi alleati con cui distrarre la tua mente da spazi troppo vuoti e da scelte troppo grandi...e allora, vai, si sopporta....finché un bel giorno la verità esplode...che squallore...che squallore sarà mai...che squallore... ...c'é bisogni di una bomba, bomba, certe volte é NECESSARIO DEMOLIRSI PER RINASCERE, bomba, bomba, qualche volta UN TAGLIO NETTO COL PASSATO TORNA UTILE....

Presidente? !

Sono ancora schifato dal comportamento di un presidente che si rifiuta di incontrare la popolazione perché la questione non é di sua competenza. E tempo di mandarli a casa, facendoli passare prima per via del vaffanculo. Alla svelta.

Diviso

Oggi mi sono trovato di fronte ad una scelta. Una persona, una di quelle che nel mio passato remoto (quasi remotissimo) ha avuto un peso rilevante, ha vissuto una brutta esperienza (quasi disastrosa). L'ho saputo più o meno per caso, visto che i rapporti sono, in questo momento, assolutamente assenti, seppure ci unisca una vicinanza fisica, materiale, davvero esigua. 30 scalini circa, per essere, inutilmente, precisi. Il muro non é stato eretto da me, l'isolamento non l'ho voluto io, ma tant'è, la galassia dei miei rapporti interpersonali é sempre stata costellata in passato di queste stelle che, all'improvviso, diventano enormi buchi neri affettivi. Gli ormai rarissimi e casuali incontri sono talmente poco felici da non meritare nemmeno risposta al saluto (e la cosa notoriamente mi irrita alquanto), ma questo può anche starci. Cosa fare, allora ?! Vincere le resistenze e dire una parola di conforto, con chissà quale involontario effetto successivo o fingere di n

Poveri di spirito

Detesto i poveri di spirito. Quelli che "il lavoro é tutto" e poi non sanno come impegnare il tempo libero, se non riempiendolo di ulteriore lavoro. Detesto quelli che non si interessano un minimo del mondo che li circonda, delegando sempre tutto (scelte, responsabilità) ai rappresentanti (di che, chi e che cosa poi ?). Detesto quelli che non hanno un minimo di sensibilità verso il sociale, verso l'arte (anche nei minimi termini), verso il rispetto degli altri. Detesto gli appiattiti, quelli che non si pongono domande, quelli che restano nella zona grigia, che non si espongono. Detesto quelli che "fanno" i vissuti senza aver mai vissuto sconfitte, debacle, sofferenze. Detesto quelli che vogliono apparire buoni ed in realtà giudicano di continuo, nascondendo i propri scheletri nell'armadio. Detesto troppa gente, ma ne stimo molta di più, anche se non sa cosa voglia dire debacle. Meno male, in fondo.

Alone

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Bisogna essere molto forti per amare la solitudine. (Pier Paolo Pasolini) La vera, devastante solitudine non è di chi è solo da solo con se stesso, ma di chi è in due e dispera di poter essere di nuovo solo da solo. (Aldo Busi) L'opposto di solitudine non è stare insieme. È stare in intimità. (Richard Bach) La solitudine è la dieta dell'anima, disse sensatamente non so chi. (Francesco Algarotti) Un uomo solo è sempre in cattiva compagnia. (Paul Valéry) Ciò che rende socievoli gli uomini è la loro incapacità di sopportare la solitudine e, in questa, se stessi.

L'attesa

Molti sanno la situazione. Molti danno la situazione. Molti ne attendevano gli sviluppi, io in primis. Eppure, all'arrivo del momento tanto atteso, in realtà, tutto si sgonfia, tutto scivola via silenzioso ed apparentemente placido. Non so dare un aggettivazione corretta a questo status attuale, ne tantomeno renderne una oggettivazione. Sto così. All'inizio di una, spero, Buona Vita.

The butterfly effect

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Chissà per quale strana usanza siamo abituati, me  compreso, ad associare l'arrivo del nuovo anno con un qualche cambiamento per forza da attuare. Purtroppo (come direbbe Doc di ritorno al futuro) il continuum spazio-temporale non si interrompe mai, ragion per cui l'evento che (mi) accade oggi non é altro che il frutto della somma degli eventi passati, il cui effetto si manifesta a distanza. In questo periodo di bilanci, sommatorie, auspici e progetti, non riesco a non pensare ai vari eventi, ai vari punti focali, che hanno modificato il corso della mia esistenza in maniera così radicale. Ho realizzato che spesso azioni di per se normali, se non addirittura insignificanti, possono avere un effetto a posteriori a dir poco dirompente. "Il battito d'ali di una farfalla in questo momento provoca un terremoto dall'altra parte del mondo." È proprio vero.