W la Revolucion
Il 17 febbraio era un giorno molto atteso in Ecuador, uno degli stati più piccoli dell'America Meridionale (è appena più piccolo dell'Italia). Le elezioni presidenziali erano viste come una scelta decisiva: continuare la Rivoluzione Democratica e Cittadina, iniziata nel 2007 con la prima elezione di Rafael Correa, oppure tornare al passato, come sottolineato dal manifesto elettorale dello stesso Correa.
I cittadini della Repubblica dell'Ecuador si sono espressi con un verdetto inappellabile: Correa ha ricevuto il 56,93% dei consensi, ben più del doppio rispetto al suo principale rivale, Guillermo Lasso (23,14%). Lasso, subito dopo l'annuncio dei primi risultati, si è congratulato con il vincitore. Per Correa si tratta della terza elezione: dopo quella del 2007, infatti, un cambiamento della legge elettorale aveva reso necessaria una nuova consultazione elettorale nel 2009. Sostenuto dal suo partito-coalizione, Alianza PAIS (acronimo di Patria Altiva I Soberana – Patria Orgogliosa E Sovrana), Correa è il primo presidente a restare in carica per almeno sei anni consecutivi in Ecuador dai tempi di Eloy Alfaro, presidente tra il 1895 ed il 1901. Poiché Correa ha superato il 50% dei consensi, il secondo turno non avrà luogo.
Rafael Vicente Correa Delgado, 49 anni, che si inscrive in quel filone di socialismo sudamericano che ha Chávez come leader, è noto per aver contribuito, attraverso le sue politiche attente al sociale, al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione ecuadoregna, soprattutto attraverso la riforma agraria e le sovvenzioni ad i produttori agricoli. Al contrario di ciò che vediamo in Europa, Correa è fermamente convinto che si possa sacrificare il pareggio in bilancio, in nome dell'espansione del settore pubblico, della lotta alla povertà e soprattutto per garantire una sanità ed una istruzione che siano pubbliche, gratuite ed aperte a tutti. Un altro punto di forza delle politiche di Correa è la conservazione del patrimonio naturale dell'Ecuador, visto che la foresta Amazzonica occupa gran parte del territorio del Paese e che le isole Galapagos appartengono allo stesso Ecuador. La rielezione di Correa, come la recente rielezione di Chávez in Venezuela, conferma il successo di questa linea politica nel continente sudamericano: una politica che dà speranza per un futuro migliore anche alle classi meno agiate, nel continente in cui le disparità sociali sono storicamente enormi.
Il vicepresidente di Correa, che in Ecuador viene eletto assieme al presidente, sarà Jorge Glas, che dal prossimo mese sostituirà Lenín Moreno.
Il 17 febbraio è stato anche il giorno delle elezioni per il Parlamento, per le Assemblee provinciali e comunali, nonché per i rappresentanti dell'Ecuador al Parlamento Andino (dal funzionamento simile a quello del Parlamento Europeo). Anche per quanto riguarda il Parlamento, Alianza PAIS ha ottenuto una schiacciante vittoria (51,08%), come nella quasi totalità delle consultazioni amministrative.
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