Una gita in psichiatria...

Per motivi lavorativi, mi son trovato a dover effettuare delle consulenze oculistiche nel reparto di psichiatria. In sei anni di lavoro ospedaliero, non mi era mai capitato di entrarci...probabilmente per pura casualità.
Già l'impatto di porte con serrature di sicurezza chiuse a chiave, da oltrepassare per entrare, mi ha messo in leggera inquietudine, essendo io refrattario a qualsiasi forma di costrizione della libertà, sia fisica, sia psicologica.
All'interno ho trovato visi ed espressioni, soprattutto, davvero interessanti. Un misto di sofferenza, ma anche di alienazione, non necessariamente con una accezione negativa del termine. In fondo nessuno di noi, considerato "normale" sa cosa queste persone provino, cosa pensino. In fondo il loro pensiero, che noi leggiamo come illogico, ha una logica tutta sua che non percepiamo. Mi sono fermato a chiedermi se nel loro mondo sono persone felici oppure sofferenti. E se la loro sofferenza non venga provocata dal nostro di mondo. Non l'ho capito.
Del resto all'esame di Psichiatria ho preso ventiquattro, mica trenta.
Del resto faccio l'oculista, si potrebbe dire. Ma rimango un medico comunque.
Sarà, quindi, colpa mia se non comprendo.

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