Due e quarantaquattro della notte

...di una giornata strana, con una mattina decisionista, un pomeriggio di dubbio e malumore ed una serata di allegria e riflessione.
Un'amica che si rende conto di allontanarsi e si riavvicina, un'altra che è sempre presente ed, a dispetto della giovane età, sa darmi pareri molto più saggi rispetto al modo di vedere dei miei occhi ipermetropi...ed il mio amico di sempre che non vuole dispensar consigli ma stare ad ascoltare.
Aggiungiamoci una Sacher e la nottata non può che essere serena.
Certe volte ti rendi conto che non si può lottare contro i mulini a vento, certe volte ti rendi conto che, nel momento in cui hai fatto tutto il possibile e, soprattutto, col cuore, in maniera pulita, anche se non ottieni nemmeno una risposta, hai dimostrato a te stesso di essere una persona di valore, una persona oltre.
Certe volte capisci che le persone sono migliori di quello che mostrano di essere, ma non riescono, per mille motivi, a dimostrarlo, prima di tutto a se stesse. Non è una cosa per forza negativa. È cosí e basta. Ed io non sono nessuno per giudicare. Ho troppi difetti per poterlo fare, ne, in realtà, mi va di farlo. Ma ho il pregio di dire (e scrivere) quello che penso...ed in più so ascoltare ed ho il coraggio, se serve, di cambiare idea se mi accorgo di aver sbagliato.
Mi piace proprio essere così.

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